Lo Jutificio Centurini di Terni, situato in fondo alla via omonima, fu fondato da Alessandro Centurini nel 1886. Questa industria, come le altre della zona, sfruttava la forza motrice del Canale Nerino. La materia prima, ossia la canapa, proveniva dall’India e giungeva, via Ancona, a Terni, dove veniva trattata per la produzione di filati e tessuti di iuta, nonché di sacchi da imballaggio. I macchinari di filatura e tessitura furono importati dall’Inghilterra, mentre altri componenti degli impianti furono forniti da ditte italiane. Con la crisi del 1929, che determinò la chiusura del mercato nordamericano, dove veniva collocata circa metà della produzione, iniziò il declino dello stabilimento. Nonostante alcuni tentativi di ristrutturazione degli impianti e degli indirizzi produttivi, avviati negli anni cinquanta, lo stabilimento chiuse definitivamente nell’aprile del 1970. Parte di esso è stato demolito nel 1997. Attualmente è possibile vedere una palazzina adibita ad abitazione e la villa padronale dei Centurini, costruita nel 1904 all’interno del parco con pineta, oggi utilizzata come Foresteria della Società Acciai Speciali Terni.